La natura che ci accoglie: educazione in natura con la Libera Università del Bosco è un progetto che Liberi Sogni ha realizzato nel 2021 e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Il progetto ha permesso a gruppi di giovani e adulti con disabilità intellettive e/o fisiche e a ragazzi/e delle scuole superiori e di comunità per minori che tendenzialmente non hanno avuto molte occasioni di rapportarsi al mondo naturale (specialmente durante la pandemia), di esplorare il bosco da punti di vista desueti.

«Ci siamo tolti le scarpe e abbiamo fatto un percorso sensoriale nel prato a piedi nudi, abbiamo annusato le foglie e i fiori, osservato da vicino lo scorrere dei torrenti – racconta Alessandra Sottocornola coordinatrice del progetto per la Cooperativa Liberi Sogni.
I partecipanti hanno dovuto affrontare una serie di difficoltà, reticenze e imbarazzi, ma l’approccio fortemente esperienziale, mai giudicante e rilassato ha permesso loro di liberarsi di tanti schemi mentali ed essere semplicemente se stessi».
Le attività proposte si sono ispirate ai principi dell’ Ecopsicologia, un approccio innovativo che mira alla ricerca di un equilibrio tra il “pianeta fuori” (bosco e la natura nella sua accezione più ampia) e il “pianeta dentro” (individuo) promuovendo la relazione dialogica di questi due mondi, valorizzando ciascun ecosistema complesso e bio-diverso.

I laboratori educativo artistico espressivi per soggetti fragili

Abbiamo proposto percorsi educativo artistico espressivi perchè siamo convinti che tutte le forme d’arte e soprattutto in questo momento particolare, possano essere, il canale privilegiato per poter esprimere la propria emotività soprattutto in situazione di disagio. La parola, per alcune persone con fragilità, non è accessibile o non sufficiente padroneggiata.
L’arte l’abbiamo intesa come canale comunicativo capace di far emergere la dimensione emotiva di ognuno, il desiderio, il sogno da perseguire attraverso la creazione di opere con materiali recuperati in natura o opere estemporanee di drammatizzazione.
La scelta di un setting naturale come il bosco è nata invece dall’esito di anni di esperienze maturate in questo contesto. Infatti, la natura è capace di accogliere, di astenersi dai giudizi, permette ad ognuno di potersi esprimere in libertà anche con un proprio linguaggio e valorizzando le proprie peculiarità.
Le attività sono state condotte da artisti professionisti esperti in discipline differenti, tra le quali teatro e drammatizzazione, musica, land art, arte e musico terapia. Ogni incontro è stato ideato tenendo conto delle specifiche peculiarità dei destinatari (disabilità intellettiva, motoria, sensoriale, psichica) quindi ogni incontro è stato unico e irripetibile proprio per le caratteristiche del gruppo stesso.

Team building e land art per ragazzi e ragazze

Nell’ultima parte del progetto abbiamo cercato di creare le condizioni per accogliere gruppi di ragazzi adolescenti.
Sono stati accolti 3 gruppi: due classi della scuola superiore Agnesi di Merate e dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone e un gruppo dell’area penale seguito dalla Cooperativa Fuoriluoghi per un totale di 60 ragazzi/e.
Nel corso delle giornate sono stati realizzati giochi in natura di team building volti a favorire la creazione del gruppo.  Successivamente sono stati proposti laboratori di land art, volti alla realizzazione di un manufatto progettato insieme dopo aver recuperato materiali naturali del bosco. 
Al termine della giornata sono state raccolte le riflessioni dei ragazzi. Tra i tanti, due commenti in particolare ci hanno colpito:
“E’ stata una giornata importante perché per la prima volta ho visto interamente il volto dei miei compagni!” “Raga, in genere siamo ai parchetti a fumare, oggi abbiamo costruito una panchina insieme!”.

Hanno aderito ai percorsi in natura:

– l’Associazione La Goccia che si occupa di persone con disabilità nel tempo libero
– Auser Filo D’Argento del Meratese che si occupa di persone anziane
– l’Associazione di Promozione Sociale Solleva che si occupa di minori in comunità
– la Cooperativa La Vecchia Quercia che si occupa di persone con disabilità
– I.C.S Parini di Lecco, scuola secondaria di secondo grado, una scuola sensibile al tema della disabilità
-il Liceo Agnesi di Merate
– l’Istituto superiore Meroni di Lissone
– la Cooperativa FuoriLuoghi con un gruppo di giovani dell’area penale.