Sarà un frutteto di comunità quello di Cascina Rapello, cioè un frutteto in cui grandi e piccoli, potranno raccogliere direttamente la frutta dall’albero.
Ci vorranno però almeno due/tre anni (tempo fisiologico per una pianta da frutto per mettere radici e svilupparsi) affinchè la produzione vada a regime e possa essere utilizzata sia per l’autoraccolta che per la realizzazione di conserve e trasformati.

Un vero e proprio frutteto di comunità anche perchè la sua realizzazione e la sua cura ha coinvolto tante persone di tutte le età.
Dai volontari della Coop Liberi Sogni che, da dicembre 2022, hanno ripulito le antiche balze un tempo coltivate e le hanno preparate per l’impianto;
ai 18 studenti e giovani, tra i 15 e i 30 anni, con tante storie diverse che, tra febbraio e marzo 23, hanno partecipato ad un percorso teorico-pratico di cinque giornate per dar vita al frutteto;
ai volontari dei campi estivi internazionali che nell’estate 2023 hanno rimosso erbacce e sterpaglie cresciute intorno al frutteto.

Interessante l’esperienza del corso teorico-pratico condotto da un educatore ambientale di Liberi Sogni insieme a un agronomo esperto che ha permesso ai partecipanti di acquisire non solo nozioni e competenze tecniche ma anche di avvicinarsi al mondo delle piante, di toccare con mano la terra, di promuovere curiosità e interesse per la natura.
L’incontro con la natura infatti può facilitare la percezione di sé, del proprio corpo e dei propri sensi e promuovere l’incontro, il dialogo e la cooperazione con gli altri, umani e non. Per qualche ragazzo e ragazza, esperienze come queste, possono aiutare a muovere dei passi verso la riscoperta di sé, a ritrovare fiducia, immaginare scenari inesplorati, rimettersi in cammino tracciando nuovi sentieri.
Significativa la collaborazione con 6 studenti di quarta e quinta dell’Istituto Superiore Greppi di Monticello (indirizzo linguistico ed economico sociale) che, all’interno di uno stage attivato ad hoc con la scuola, sono intervenuti a supporto dei partecipanti francofoni del centro di accoglienza straordinaria di Airuno, per facilitare la comprensione linguistica dell’esperienza.
Il corso ha permesso ai partecipanti di seguire tutte le fasi di creazione di un frutteto, partendo e da zero: dalla progettazione, alla scelta delle piante, dalla preparazione del terreno alla costruzione di un impianto, fino al trapianto delle piante secondo la tecnica di allevamento detta “a fusetto”, scelta perchè permette una maggior vicinanza tra le piante e una miglior distribuzione delle varietà. I ragazzi hanno persino realizzato i sostegni con i pali, hanno partecipato alla costruzione dell’impianto di irrigazione e infine hanno realizzato una gradinata per raggiungerlo.

Il progetto è stato possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo (progetto Transizioni Ritorno alla terra) e al supporto del Lions International – Club Castello Brianza Laghi e Club Merate.

Il frutteto oggi ospita 67 piante da frutto fra meli, susini e ciliegi. Si è scelto di porre l’accento sulla biodiversità impiantando tante varietà diverse (ad esempio i meli sono 35 suddivisi in ben 7 varietà). Ci sono anche alcune varietà “antiche”. Oltre al frutteto sono stati impiantati anche diversi piccoli frutti. Attualmente ci sono a dimora circa 120 piante di lamponi.